Ore 11,30. L'Air force one, l'Airbus 319 tutto bianco, prediletto da Silvio Berlusconi, si poggia sulla pista dell'Eccelsa, l'aviazione generale di Olbia. Fuori la scritta “Repubblica italiana”, dentro il presidente del Consiglio che atterra in Sardegna per la prima volta nel 2010, la prima dopo l'aggressione in piazza Duomo a Milano, il 13 dicembre, quando venne colpito e ferito al volto. Destinazione: Villa Certosa, la sua residenza di Porto Rotondo, sempre meno Camp David e più rifugio solitario. Come ormai succede da molti mesi, è un soggiorno blindato quello del premier che si è concesso solo lunghe passeggiate tra i molti giardini della sua maison, complice una giornata di sole come in Gallura non si vedeva da tempo. Nel borgo nessuno l'ha visto. Niente tappa al bar, nessuna fermata per stringere mani. Berlusconi è arrivato a Porto Rotondo a bordo di un'Audi coi vetri scuri, scortatissimo dai carabinieri. Ma per il saluto di benvenuto c'erano tutti, dalla Guardia di finanza alla Polizia. L'Airbus è atterrato nel piazzale davanti alla caserma dei pompieri. ( a. c. )
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