Le due missioni umanitarie partite dalla Sardegna alla volta dell’Ucraina stanno rientrando con un centinaio di profughi, che troveranno accoglienza nell’Isola.

Due le carovane di solidarietà sarde partite nei giorni scorsi per consegnare medicinali e altri aiuti al confine tra Ucraina e Polonia e per recuperare famiglie in fuga dal Paese invaso dalle truppe russe.

La prima, sotto l'egida dell'unione interparlamentare per l'amicizia tra Italia e Ucraina, è guidata dal presidente del gruppo, il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, e dal console onorario dell'Ucraina nell'Isola Anthony Grande e dopo avere portato medicine e altri beni di conforto è rientrata in Italia con circa 60 bambini, molti orfani tra i 6 e i 12 anni, e una ventina di donne.

La seconda, organizzata dai volontari della rete Anas della Sardegna e guidata da Claudio Cugusi, ha trasportato un carico di medicine e sta viaggiando con 80 persone divise tra ambulanze e un bus dell'associazione Sos di Elmas. In questo caso è prevista anche una tappa a Trieste per lasciare dei profughi che proseguiranno il loro viaggio verso Calabria e Puglia.

Nelle prossime ore, da Livorno, i profughi si imbarcheranno – previo tampone – verso Olbia. Poi lo spostamento a Cagliari. Solo un piccolo imprevisto rischia di far slittare la partenza: una delle auto della colonna mobile della rete Anas Sanità si è fermata per un guasto tra Austria e Slovenia e ha atteso i soccorsi; il resto del personale ha invece già raggiunto il porto di Livorno.

Nel corso dei controlli, due adulti sono risultati positivi al Covid e quindi, complessivamente, saranno 13 le persone che viaggeranno in isolamento a bordo del traghetto Grimaldi.

Un gruppo di profughi soccorsi da Anas Sardegna (da Facebook)
Un gruppo di profughi soccorsi da Anas Sardegna (da Facebook)
Un gruppo di profughi soccorsi da Anas Sardegna (da Facebook)

"Stiamo portando in salvo - aggiunge Cappellacci - circa 80 persone, di queste 57 bambini per lo più tra i 5 e i 12 anni, alcuni arrivano dal Donbass, in particolare da Donetsk, e sono arrivati a Kharkiv mentre la città era sotto i bombardamenti russi: sono salvi per miracolo. Poi hanno raggiunto la regione di Leopoli, al confine con la Polonia, dove li abbiamo caricati sui nostri pullman e portati al sicuro". 

"Per noi è una grande emozione e una grande gratificazione personale perché basta guardare questi bambini negli occhi per avere un elisir di lunga vita”, spiega Cappellacci. “Loro sembrano sereni, giocano e i più piccoli pensano che si tratti di una sorta di gita. Uno più grandetto e bravino a calcio è già stato arruolato nelle giovanili del Cagliari, dopo che ho parlato con il presidente Giulini", ha aggiunto Cappellacci. 

Cappellacci con gli aiuti destinati all'Ucraina (da facebook)
Cappellacci con gli aiuti destinati all'Ucraina (da facebook)
Cappellacci con gli aiuti destinati all'Ucraina (da facebook)

"Dopo avere portato medicine al confine e avere recuperato circa una quindicina di persone da Kiev e da Odessa e Leopoli, tra donne e bambini che arriveranno in Sardegna domani – racconta invece Cugusi - ieri, mentre eravamo già in Slovacchia, è arrivata la richiesta dal nostro centro di coordinamento di Leopoli e siano andati a recuperare al confine polacco 11 bambini e 7 donne che devono andare a Bovalino in Calabria. Li porteremo a Trieste dove ci aspetta la protezione civile e un bus, altri 50 andranno in Puglia, mentre l'associazione Sos di Elmas sta portando nell'Isola altri 50 profughi, ma abbiamo più di 500 richieste e nei prossimi giorni organizzeremo altri viaggi". 

Le strutture che a Cagliari ospiteranno i minori sono state individuate: una è stata messa a disposizione dal Comune, la seconda è stata selezionata dall'assessorato regionale del Lavoro con il tramite della Caritas. 

(Unioneonline/l.f.)

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