La funzione è cominciata alle 15,50: un ritardo di venti minuti dovuti alla tante gente che ha seguito il carro funebre e ha riempito le tre navate della parrocchia. "Michele non è morto totalmente", ha detto il parroco don Abis, "è vivo in Dio". Il corpo del giovane studente è stato sepolto nel cimitero all’ingresso del Paese.

LA GIORNATA - Di mattina la scuola Scano è rimasta aperta ma non si è fatto lezione: i ragazzi sono stati lasciati liberi di confrontarsi e di parlare della tragedia che ha colpito il loro compagno, la famiglia e l'intera comunità. E' stata vegliata tutta la notte dai genitori affranti, dai parenti, dagli amici, molti giunti anche da Cagliari, dai giocatori della squadra allievi della Pineta, di cui sino allo scorso anno era portiere, la salma di Michele accolta nella camera ardente composta nella sua abitazione in via Monte Genis. Nell'Istituto tecnico industriale Dionigi Scano non solo i compagni di classe, della Seconda C, ma anche gli altri studenti che hanno deciso di entrare a scuola non hanno fatto lezione ma sono stati lasciati liberi dai docenti di parlare di quanto accaduto, di riflettere e meditare sulla vita, di ricordare ancora Michele morto per una tragica fatalità.
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