La protesta dei trattori in Sardegna si allarga ai pastori che cinque anni fa scesero in strada con clamorose proteste per chiedere un prezzo del latte più adeguato. E potrebbe a questo punto salire di livello.

Era il febbraio 2019, si era in piena campagna elettorale e tutti ricordano la “guerra del latte”, quegli allevatori che gettavano litri e litri di latte in terra e bloccavano le principali strade sarde.

Ora, a cinque anni di distanza, gli allevatori sardi protagonisti di quella mobilitazione si ritroveranno insieme agli agricoltori in un’assemblea pubblica che si terrà il 9 marzo alle 10.30 a Tramatza, nei pressi della 131. Luogo simbolo della mobilitazione del 2019.

Tra i temi all'ordine del giorno, la discussione sugli ecoschemi della Pac 2023/2027, ossia le misure volte a tutelare il clima, l'ambiente e il benessere degli animali, e la situazione dell'ovicaprino e dei bovini per le previste forti riduzioni rispetto agli importi programmati. Si parlerà anche di relazioni commerciali, standard di produzione, concorrenza sleale tra Pasi Ue ed extra Ue. E ancora etichette, che per agricoltori e pastori devono essere chiare, con obbligo del Paese di provenienza anche per il settore cerealicolo.

Si parlerà anche di eolico e speculazione sulle energie rinnovabili in Sardegna, e del principio di insularità inserito in Costituzione e rimasto, almeno per ora, solo sulla carta.

(Unioneonline)

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