Tragedia Saras, 3000 personeper l'ultimo saluto agli operai
Una grande folla per l'addio a Daniele Melis, Bruno Muntoni e e Gigi Solinas, le vittime dell'incidente di martedì nella raffineria Saras di Sarroch. Presenti anche il presidente della regione Ugo Cappellacci, l'ad Massimo Moratti e il segretario Pd Dario Franceschini. Mons. Mani: "Sono morti da eroi, dando la prova più alta per un cristiano: cercare di salvare i loro fratelli". Dall'altare, appello di un fratello delle vittime alla famiglia Moratti: "Il 26 maggio diventi giornata della sicurezza"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno partecipato circa tremila persone ai funerali di Bruno Muntoni, Luigi Solinas e Daniele Melis, i tre operai morti martedì scorso nella cisterna di uno stabilimento della Saras di Sarroch . Un autentico mare di fiori, tra corone e cuscini, ricopriva il sagrato della chiesa di San Pietro, che ha ospitato i funerali. Un lungo applauso ha accolto l'arrivo, tra due ali di folla, delle bare che sono state poste davanti all'altare con a fianco la corona del Presidente della Repubblica. Nella chiesa di San Pietro l'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Mani, insieme al parroco di Villa San Pietro don Ferdinando Caschili, ha sottolineato, nel corso dell'omelia, il valore del sacrificio dei lavoratori morti mentre cercavano di soccorre il primo compagno caduto: "Avete dato la vita per i fratelli e questa è - ha detto - l'espressione più alta per un cristiano"
CAPPELLACCI, MORATTI E FRANCESCHINI. Alla cerimonia, officiata da mons. Mani, hanno assistito alcune migliaia di persone. Accanto ai parenti, amici delle vittime, colleghi di lavoro e autorità il rappresentante del Governo, il sottosegretario del Lavoro Pasquale Viespoli, i presidenti della Giunta e del Consiglio regionali, Ugo Cappellacci e Claudia Lombardo. Presente anche il segretario del Pd, Dario Franceschini, che ha interrotto in segno di partecipazione al lutto il suo tour elettorale in Sicilia, accompagnato dal capogruppo alla Camera, Antonello Soro, e dal deputato Paolo Fadda, che è stato per oltre 20 anni sindaco di Villa San Pietro. Per la famiglia Moratti presenti, invece, l' amministratore delegato Massimo e il vicepresidente Angelo, insieme ai massimi dirigenti della Saras.
L'APPELLO AI MORATTI. Proprio ai Moratti è arrivato un appello da Luca, fratello di Daniele Melis. "Cari Gianmarco e Massimo, noi crediamo in voi, come voi da subito avete creduto in noi - ha detto riferendosi ai controlli sulla sicurezza - per questo sappiamo che le promesse saranno mantenute". Il richiamo all'esigenza di mantenere alta l'attenzione alla sicurezza sui posti di lavoro è arrivato anche dal sindaco di Villa San Pietro, che ha proposto di creare una "Fondazione 26 maggio" (giorno dell'incidente) che ogni anno nell'anniversario dell'incidente, si riunisca per fare il punto sulla situazione e premiare le aziende più virtuose.
IL SINDACO DI VILLA SAN PIETRO. Il sindaco Bruno Muntoni ha concluso citando un discorso del presidente Giorgio Napolitano in materia di incidenti sul lavoro: "E' ora di decidere e agire".
LA SOLIDARIETA' DELL'INTER. La tragedia di Sarroch ha colpito anche i giocatori neocampioni d'Italia dell'Inter. "Domani sarà una giornata da vivere a metà: servirà un 50% di gioia per la vittoria del campionato, ma anche un 50% di silenzio - ha detto l'allenatore Josè Mourinho - per essere vicini alle famiglie degli operai che, purtroppo, hanno perso la vita in settimana alla Saras". Proprio a causa della tragedia di Sarroch, al termine di Inter-Atalanta non ci saranno festeggiamenti sul prato del Meazza dopo la consegna del trofeo della Lega Calcio ed è stata anche rinviata a dopo l'estate la cerimonia di premiazione prevista dal Comune di Milano.