Il perno dell'organizzazione era la famiglia di origine campana dei De Crescenzo. Contando sulla complicità dei marinai imbarcati sulla nave Tirrenia e su una vasta rete di collaboratori locali distribuivano sul mercato cittadino cocaina, hascisc e marijuana. La pena più pesante è stata comminata al boss Vincenzo De Crescenzo: 19 anni di carcere. Insieme a lui sono stati condannati anche i componenti della famiglia: padre, madre, un fratello e una sorella. Sull'Unione Sarda in edicola l'entità delle pene che hanno colpito anche i tanti luogotenenti cagliaritani e napoletani su cui l'organizzazione poteva far conto. L'unica assoluzione - per non aver commesso il fatto - è arrivata per Anna Pittalis di Orotelli, difesa dall'avvocato Maria Concetta Sirca, del foro di Nuoro.
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