Il blocco delle esportazioni belliche italiane verso i Paesi coinvolti nella guerra in Yemen rischia di mettere in ginocchio i lavoratori della Rwm.

È l'allarme lanciato dalle rappresentanze sindacali, che si dicono "fortemente preoccupati per gli oltre 200 lavoratori della Rwm Italia e le centinaia dell'indotto che rischiano di perdere il lavoro nelle prossime settimane".

Da quando il governo ha deciso di sospendere l'export bellico verso Arabia Saudita (da tre anni il maggior cliente della fabbrica) ed Emirati Arabi, diversi contratti non sono stati rinnovati nei primi giorni di agosto, e ora a rischiare sono i tanti contratti in scadenza tra il 15 e il 30 settembre.

"Oltre a non rinnovare i contratti a tempo determinato - si legge in una nota delle segreterie regionali e sulcitane della Femca Cisl e Ficltem Cgil - per far fronte alla crisi l'azienda potrebbe ridurre anche il personale a tempo indeterminato, e c'è incertezza anche sul prosieguo dell'investimento da oltre 40 milioni di euro sul territorio".

Le sigle sindacali si rivolgono a governo e azienda chiedendo, al primo, "una pianificazione di settore ed azioni ragionate sul futuro dell'industria della Difesa nel quale può e deve trovare spazio l'azienda domusnovese", alla seconda "di mantenere gli organici in essere, in attesa di una discussione internazionale con le parti coinvolte per affrontare la grave crisi attuale".
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