Secondo le associazioni che hanno già proposto ricorso al Tar Sardegna contro il progetto di ampliamento da 40 milioni di euro che interessa lo stabilimento della Rwm ci sono "ulteriori profili di illegittimità dopo che azienda, Comune di Iglesias e Regione hanno depositato ulteriori carte, finora non conosciute, al Tribunale Amministrativo Regionale".

Documenti che hanno portato i ricorrenti Italia Nostra Sardegna, Comitato Riconversione Rwm, Usb, Arci Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Legambiente Sardegna e Centro Sperimentazione Autosviluppo ad integrare il loro ricorso.

In primis impugnando la delibera della Giunta Regionale del 15 gennaio con la quale la stessa non ha ritenuto di dover assoggettare a Valutazione d'Impatto Ambientale il nuovo campo prove R140 (in territorio di Iglesias).

Una recente protesta anti Rwm a Montecitorio (foto L'Unione Sarda - Farris)
Una recente protesta anti Rwm a Montecitorio (foto L'Unione Sarda - Farris)
Una recente protesta anti Rwm a Montecitorio (foto L'Unione Sarda - Farris)

"Mancano verifiche - riporta una nota dei ricorrenti - su ipotesi di inquinamento attuale e futuro e non ci sono motivazioni valide per non imporre la Via ad una fabbrica di esplosivi come la Rwm".

Contestata anche l'Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata (dalla Provincia del Sud Sardegna) secondo chi contesta in luogo di quella Integrata Ambientale: "La Unica - prosegue la nota - è prevista per piccole e medie imprese e non certo per una tra le fabbriche più grandi d'Europa".

Tra i tanti nuovi profili di illegittimità individuati le associazioni hanno integrato il ricorso anche riguardo al Nulla Osta Paesaggistico per i nuovi reparti R200 ed R210 e ai Certificati di Conformità Urbanistica ed Edilizia. Dopo il recente rinvio dell'udienza prevista il Tar Sardegna si esprimerà sulle contestazioni il 19 giugno.
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