Tre persone sono state rinviate a giudizio, a Cagliari, in relazione all’infortunio sul lavoro costato la vita a Claudio Milia, il 45enne di Iglesias morto un anno fa.

Gli imputati, il committente dell’intervento, il datore di lavoro della vittima e un addetto dell’altra ditta che operava nel cantiere, compariranno in aula il 6 maggio 2022.

I familiari, come spiega lo Studio3A che li assiste, chiedono che venga fatta luce sulla tragedia.

Il 13 novembre dell’anno scorso, intorno alle 8.15 del mattino, nella zona industriale Sa Stoia di Iglesias, Claudio Milia stava lavorando come carpentiere per la CQ NOL Srl, impresa che effettua pulizie industriali, noleggio di mezzi industriali e di cantiere, produzione, installazione e manutenzione di lavori di carpenteria metallica e manutenzione di impianti in genere, ed era salito sul capannone della ditta LO.CI Trasporti Srl per verificarne la copertura in vista di alcuni lavori di ristrutturazione della campata sinistra dell'edificio che erano stati appunto affidati all'impresa di cui era dipendente.

All'improvviso, il tetto aveva ceduto sotto il suo peso e il 45enne era precipitato da un'altezza di 4,20 metri; una caduta che gli aveva causato politraumi troppo gravi risultati poi fatali.

La Procura di Cagliari aveva aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo con l'aggravante di essere stato commesso in violazione delle norme antinfortunistiche.

(Unoneonline/s.s.)

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