Valorizzare le miniere dismesse non sempre è un processo univoco: le strategie variano e fra queste Carbonia ha saputo offrire esempi lungimiranti in campo nazionale ed europeo. E’ uno degli aspetti che sta emergendo dal convegno sul riuso sostenibile dei siti minerari ormai inutilizzati che, grazie al Centro nazionale delle rricerche, al Comune e al Geoparco, è corso presso la Grande miniera di Serbariu, dove dal 1937 è esplosa l'epopea mineraria del Sulcis poi interrottasi negli anni Sessanta. Gli apporti nazionali ed esteri sono fondamentali nelle strategie di valorizzazioni: fra i tanti, colpiscono gli esempi dell’ex bacino minerario di bitume della Majella, i siti del Sannio e dell’Irpinia, l’ex villaggio minerario Asproni di Iglesias, le esperienze di Cogne e di Dossena, nonché alcuni esempi alpini. Una delle voci controverse in analisi oggi riguarda Carbonia e la sua crisi della memoria culturale e comunicativa. In ogni sito indagato, la geologia gioca un ruolo fondamentale. Il convegno internazionale si concluderà domani alle 16 con una passeggiata didattica agevolata dal Cammino storico religioso minerario di Santa Barbara.

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