A Iglesias c'è un'attività alternativa che ha un bilancio pari a quello del Comune: è fatta dal denaro che le persone investono nel gioco di azzardo. I dati sono stati diffusi mercoledì 31 gennaio nella commissione Politiche sociali.

Sono cifre relative al 2016, quelle più aggiornate rese pubbliche per la prima volta esposte in una sede istituzionale: provengono dall'Agenzia delle dogane e dei Monopoli e sono stati richiesti dal presidente Alberto Cacciarru (Pci). Si parla di circa 30 milioni di euro contenuti in categoria che il Monopolio chiama raccolta.

"È la somma - conferma Nanni Cerina, presidente dell'Assi.Gap - che comprende tutto ciò che entra dentro il gioco, sia il suo costo che le vincite reinvestite, quindi, tassate anche quelle". Le perdite per i giocatori sono più di 9 milioni di euro. Gettonatissimi i gratta e vinci dove la raccolta è di 6.520.037 euro e i giocatori ne hanno perso circa 2. Per associazioni che da 30 anni hanno inserito il gioco d'azzardo fra le dipendenze come Amici della Vita i dati sono allarmanti. "Dispiace solo - ha spiegato Giorgio Madeddu - non vedere tutti allo stesso tavolo per migliorare un problema che va al di là della politica". Dai commercianti, a gruppi e associazioni di volontariato, Iglesias chiede iniziative di sensibilizzazione a un problema che inizia a percepire come un cancro sociale.

Don Giorgio Fois, responsabile diocesano della Pastorale familiare e parroco a Serra Perdosa, lo dice chiaro: "La nostra città è piena di famiglie disperate, per loro giocare quell'unico euro è un investimento nella speranza, credono che dalla vittoria arrivi anche la serenità economica. Arrivano da noi dopo che sono già finiti nelle mani di usurai quando la situazione è tragica. È lo Stato che deve costruire le condizioni di serenità per le famiglie creando alternative attraverso il lavoro, non guadagnare e alimentare questa piaga sociale. Gioverebbero anche azioni a livello comunale".

In Municipio è crisi, alla commissione era presente solo la minoranza (Gian Marco Eltrudis, Alberto Cacciarru, Vito Didaci, Angela Scarpa, Giorgio Carta, Gianfranca Mannu, Valentina Pistis), la maggioranza non ha partecipato per non causare danno all'erario del Comune "non dovendo la commissione esaminare alcun atto propedeutico ai lavori del consiglio comunale".

Giovedì (1 febbraio) è stata annullata anche la conferenza stampa in cui primo cittadino e assessorato alle Politiche sociali avevano annunciato interventi sul tema.
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