Uno degli accessi alle bellezze del Parco geominerario è da anni un ponteggio di legno e ferro circondato da erbacce e rifiuti.

È "Ponte Cartau", l' ingresso di San Giovanni Miniera, frazione di Iglesias che si affaccia sulla statale 126 e da cui bisogna passare per arrivare alla grotta Santa Barbara, riaperta per le visite da circa un mese.

Prima di restituire un'immagine decorosa a Ponte Cartau ci vorrà ancora del tempo, come ha confermato Michele Caria, amministratore unico di Igea, società controllata dalla Regione, proprietaria di gran parte del patrimonio minerario: il nuovo codice degli appalti varato dal Governo ed entrato in vigore il mese scorso, impone alla società di rivedere il bando di gara che era pronto per la pubblicazione.

Alla luce di ciò, considerando i tempi tecnici necessari, è probabile che i lavori previsti possano essere avviati non prima dei prossimi 6 mesi.

Un nuovo intoppo, insomma, che si aggiunge alle lungaggini burocratiche accumulate nel corso di oltre 3 anni.

E così l'accesso alle bellezze del Parco geominerario appare sempre più l'emblema della lentezza con cui la Regione, che controlla la società mineraria, dà corso ai progetti di valorizzazione del patrimonio minerario.
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