Si è svolta ieri, a Giba, la cerimonia di commemorazione in onore del Tenente Marco Pittoni, medaglia d’oro al valor militare, che gli fu conferita nel maggio 2009 a seguito della sua tragica morte, il 6 giugno del 2008, nel tentativo di sventare una rapina presso l’ufficio postale di Pagani, in provincia di Salerno.

La cerimonia si è svolta nel paese del Sulcis, di cui era originario, presso la Piazza a lui dedicata nel giugno 2009, un anno dopo la sua scomparsa.

Un evento organizzato dalla federazione del Sulcis Iglesiente dell’Istituto Nastro Azzurro, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Giba, alla presenza dei familiari e di numerosi cittadini, oltre ad alcune associazioni combattentistiche, autorità civili e dell’Arma.

Con il sindaco Andrea Pisanu è stata scoperta una grossa lastra di marmo, con una foto del giovane militare scomparso, all’epoca 32 enne, e la scritta con cui fu motivata l’assegnazione della medaglia d’oro: «Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all’interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell’arma in dotazione per non compromettere l’incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d’arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all’inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio».

La lastra è stata benedetta da Don Giulio Demontis, prima della deposizione di una corona d’alloro ai Caduti. Successivamente è stato donato l’emblema araldico dell’Istituto Nastro Azzurro al padre di Marco Pittone e un mazzo di fiori, da parte del sindaco Pisanu, alla madre.  

Al termine della cerimonia la fanfara dei bersaglieri ha eseguito l’inno di Mameli. 

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