Una carenza di medici talmente elevata che occorre  stabilire delle dolorose priorità. È anche questo, oltre alla professionalità degli operatori, uno degli aspetti emersi dalla “Giornata mondiale della salute mentale” che ha ospitato pure Carbonia per aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale. 

I dati dell'Oms certificano che una persona su otto a livello globale vive una condizione di disagio psichico  che può avere un impatto sulla sua salute fisica, sul benessere, sul modo in cui si relaziona agli altri e sul reddito. Una condizione che riguarda anche nel Sulcis un numero crescente di adolescenti e giovani.

Fra il Distretto sanitario di Carbonia e di Iglesias, sono circa seimila i sofferenti psichici presi in carico, ma in un contesto di grave carenza di medici e infermieri che costringe gli operatori a un surplus di lavoro ingente: «Riteniamo che l’accesso a migliori condizioni di vita, l’inclusione, il benessere e la prevenzione dei disturbi mentali siano un diritto universale di tutti i cittadini, da salvaguardare e garantire», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu.

L'appuntamento è stato così prezioso per accendere i riflettori sulle modalità operative del peraonale sanitario, su come il servizio opera nel territorio, in particolare sugli aspetti che si collegano alla rete socio-sanitaria fra primo contatto delle persone che manifestano sofferenza, la presa in carico, la riabilitazione.

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