Ci sono persone che lasciano nella vita di chi le ha conosciute un segno indelebile. Persone capaci di combattere le battaglie più difficili senza mai perdere il sorriso, capaci di essere loro a dare una forza immensa alle persone che le vivono accanto, anche nei momenti di duri, Era proprio così Valentina Cossu, la quarantunenne di Carbonia scomparsa nel maggio scorso a causa di un tumore al seno, un male che lei ha sempre sfidato con la forza di una leonessa anche se sapeva che la battaglia sarebbe stata difficile e dall'esito incerto.

A lei è dedicata una gigantesca manifestazione che si terrà domani, domenica 16 ottobre, a Carbonia, a lei che in nessun momento ha pensato che questa battaglia non si potesse, in un futuro si spera non troppo lontano, vincere. Una guerra che ha bisogno dell’aiuto di tutti e che domani porterà nella città mineraria, in cui Valentina è nata e cresciuta, la “Pittarosso Pink parade – insieme per Vale”.

La locandina dell'evento (foto Piredda)
La locandina dell'evento (foto Piredda)
La locandina dell'evento (foto Piredda)

Si tratta di una camminata dedicata alla Fondazione Umberto Veronesi, ed in particolare a Valentina Cossu, volontaria della stessa Fondazione. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Carbonia, ha l’obiettivo di continuare a sostenere il progetto “Pink is good”, a favore della ricerca scientifica sui tumori femminili. Al termine della camminata è stato organizzato un momento di ritrovo per i partecipanti.

Per permettere lo svolgimento della manifestazione è prevista la chiusura temporanea al traffico veicolare esclusivamente per il tempo necessario al passaggio della camminata nelle seguenti strade: via Fosse Ardeatine, via Gramsci, via Costituente, Piazza Sergio Usai, bretella di collegamento tra la Grande Miniera di Serbariu e via Costituente, via Costituente e via Roma.

“Sarà un momento molto bello e significativo – ha sottolineato l’assessora allo Sport Giorgia Meli – in ricordo di Valentina che resta un esempio di coraggio per tutte le donne che hanno affrontato o stanno affrontando la dolorosa esperienza della malattia, ma anche l’occasione per evidenziare il ruolo lodevole e fondamentale della ricerca scientifica”.

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