Ci sono aree in cui la sensibilità ambientale aumenta e altre in cui occorre continuare a combattere contro gli incivili che non perdono il vizio di disperdere nell'ambiente ogni genere di rifiuti.

Alcuni dati confortanti sono emersi oggi dall'incontro fra i volontari di Marevivo, da anni protagonisti di blitz destinati alla raccolta di centinaia di chili di rifiuti in varie località marittime del Sulcis, e gli studenti dell'Istituto Angioy che, con le classi quinta A e B di Scienze applicate e quinta A e quinta B dell'indirizzo Biotecnologie sanitarie, hanno esaminato i rifiuti.

«In particolare le macroplastiche, le microplastiche, i rifiuti flottanti - spiega la preside Teresa Florio - e le acque di balneazione».

Ci sono aspetti incoraggianti, come avvertito dal presidente di Marevivo Albano Salis: «Rispetto alle precedenti analisi relative ad altri progetti le acque e le località sono parse più pulite: nel corso dell’anno in virtù delle precedenti raccolte sono stati trovati meno rifiuti, ma crediamo anche che sia cresciuta una certa sensibilità».

Marevivo ha svolto attività in molte località del territorio ma in particolare la zona di Santa Caterina (quasi all'ingresso di Sant'Antioco) e, a Calasetta, Spiaggia grande. «Occorre - conclude Salis - che le segnalazioni dei siti in cui intervenire aumentino ma ci rendiamo anche conto che purtroppo talora per i Comuni che sposano il nostro progetto la fase dello smaltimento dei rifiuti ha dei costi aggiuntivi». 

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