Assistenza e supporto ai pazienti oncologici: al Cto di Iglesias inaugurato il primo Cas del Sulcis
Il Centro Accoglienza Servizi è il quarto in tutta la Sardegna, dopo Cagliari, Nuoro e OristanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato inaugurato questa mattina alle 11, all’ospedale Cto di Iglesias, il primo Cas (Centro Accoglienza Servizi) di tutto il Sulcis Iglesiente. Il centro, situato all’interno del reparto di oncologia dell’ospedale, si occuperà di accogliere e prendere in carico i pazienti con sospetta o confermata diagnosi tumorale, indirizzandoli, in base alle terapie necessarie per ciascuno di loro, nei vari centri di cura, verso le visite mediche necessarie e fornendo un grande supporto in un momento, quello della scoperta della malattia, in cui un paziente può sentirsi disorientato e impotente.
Intorno alle 11.20, la direttrice ASL Giuliana Campus ha tagliato il nastro circondata da medici e istituzioni. Erano presenti, tra gli altri, il direttore sanitario, dottor Antonio Pisano, la direttrice amministrativa, dottoressa Milena Pau, e l’équipe del Cas. Per l’amministrazione comunale era presente l’assessora alla Cultura, Claudia Sanna.
«Oggi è una bella giornata per la nostra Asl» ha dichiarato la dottoressa Giuliana Campus, direttrice della Asl del Sulcis Iglesiente, durante la conferenza stampa organizzata all’interno dello stesso reparto di oncologia dell’ospedale cittadino. «Grazie all’impegno di tutti, perché l’inaugurazione di questo centro è frutto del lavoro di tante persone».
L’importanza di questo servizio non sta solo nel fornire supporto nella gestione della malattia, ma risiede anche nell’assistenza psicologica offerta: «Abbiamo una psico-oncologa che si occupa di accompagnare i pazienti lungo tutto il percorso di cura, perché affrontare questi momenti può far crollare una persona», ha spiegato Francesco Atzori, primario del reparto di oncologia della ASL Sulcis. «La diagnosi di tumore è uno tsunami nella vita di chi la riceve. Grazie al Cas si attiva un percorso che punta alla tempestività e al coordinamento degli interventi».
Accedere al Cas è semplice: il paziente viene inviato al centro direttamente dagli specialisti ospedalieri, dagli ambulatori o dai medici privati che hanno accertato la diagnosi. Il gruppo multidisciplinare studia e pianifica un percorso personalizzato, in base al quale il paziente inizia, prosegue o completa l’iter diagnostico-terapeutico. «All’interno del servizio», ha sottolineato Arianna Marceddu, Case Manager del nuovo Cas, «la figura del Case Manager riveste un ruolo fondamentale. Si tratta di una figura infermieristica di riferimento per il paziente che viene preso in carico e per noi è una conquista, perché valorizza la nostra professione».
«Da ex paziente oncologico», ha dichiarato il dottor Antonello Cuccuru, direttore delle professioni sanitarie, «ho vissuto in prima persona la difficoltà di ricomporre il puzzle degli specialisti e degli aspetti burocratici durante tutto il percorso di cura. Il centro Cas aiuta non solo grazie alla figura dello psico-oncologo, ma anche permettendo ai pazienti di riprendere in mano la propria salute mentale».
Quello aperto dentro il Cto è il quarto centro Cas di tutta la Sardegna, assieme al centro di Nuoro, Oristano e al centro Cas del Businco.