Aree archeologiche, controlli a tappeto in tutta la Sardegna
A Sant'Antioco sequestrati 74 case mobili e quattro bungalow, del valore di 3 milioni di euro, di un campingPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sequestri di strutture realizzate senza autorizzazioni in zone vincolate, recupero di reperti archeologici, denunce per violazioni delle norme igienico sanitarie o per non aver rispettato le leggi sul commercio.
Sono i risultati ottenuti dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di Cagliari che da agosto a ottobre hanno controllato siti archeologici e aree sottoposte a vincolo paesaggistico.
Hanno collaborato i militari del Nas, del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro), il Nucleo subacquei e i Nuclei elicotteri, oltre ai Comandi provinciali di Cagliari e Sassari e alle Soprintendenze archeologiche delle due città.
Sono state monitorate i siti archeologici di Tharros, nel Comune di Cabras, uscito sostanzialmente indenne dalle ispezioni, di La Prisgiona, ad Arzachena, di Nora, a Pula, e di Su Nuraxi, a Barumini.
In queste aree i Nas hanno segnalato alcuni commercianti per violazioni igienico sanitarie. Sempre a Nora, ma nel sito archeologico marino, i carabinieri del Nucleo subacquei hanno recuperato una giara in terracotta, databile VIII-X sec. d.C., e un fondo d'anfora in terracotta, ritenuti di particolare interesse storico e tuttora in fase di studio da parte della Soprintendenza.
Controlli anche al sito archeologico marino Relitto dei Marmi, a Stintino.
Importanti i risultati ottenuti anche nelle ispezioni all'interno delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico: nell'isola di Tavolara è stata sequestrata una casa in costruzione del valore di 500mila euro, mentre a Sant'Antioco sono finiti sotto chiave 74 case mobili e quattro bungalow, del valore di circa 3 milioni di euro, di un camping.
(Unioneonline/F)