"Serve un progetto straordinario e urgente: 4.500 pazienti di Carbonia sono senza medico di famiglia". È drammatica anche nel capoluogo del Sulcis, secondo le parole del segretario regionale dei medici di base Domenico Salvago, la condizione di tantissimi utenti che si ritrovano senza questo servizio di base per l'improvvisa carenza di professionisti dedicati ai mutuati. "Condividiamo - afferma il segretario del Snami - la preoccupazione del sindaco e le ansie dei cittadini che dall’oggi al domani si trovano senza il riferimento più importante per la loro assistenza sanitaria che è il loro medico di famiglia, che conosce tutto della loro salute e che li ha curati da decenni". Per questo motivo, il sindacato suggerisce alla Asl del Sulcis e all'assessorato alla Sanità della Regione "un progetto concreto e straordinario di assistenza medica a Carbonia, che incentivi economicamente i medici di famiglia". Progetto che, secondo le indicazioni, potrebbe prevedere l'incremento dei massimali di assistiti, passando da 1.500 a 1.800.

"Già agosto - conclude il segretario dei medici sardi, nonché vice segretario nazionale dello Snami - si sta per rilevare nella sua drammaticità se non verrà adottato all'istante questo programma straordinario".

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