Siccità in Sardegna, Coldiretti: «Subito un Piano strategico per affrontare l’emergenza»
L’appello alla Regione: «Interventi strutturali e pianificazione a lungo termine per la gestione delle risorse»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’emergenza idrica in Sardegna fa ancora paura. Soprattutto dopo l’ultima estate, che ha messo in ginocchio allevatori e agricoltori, schiacciati dal peso della siccità. Ecco perché Coldiretti Sardegna chiede alla Regione un Piano regionale strategico per la gestione delle risorse. In una lettera inviata alla presidente della Regione Alessandra Todde, l'organizzazione agricola guidata da Battista Cualbu e Luca Saba chiede l'adozione di un Piano pluriennale che sia capace di rispondere alle emergenze partendo dalle fondamenta del cambiamento climatico in Sardegna per tradurre tutto in una programmazione di interventi strutturali, in grado di affrontare questi cambiamenti che stanno modificando il regime delle piogge e la disponibilità idrica nel territorio.
«La Sardegna è ormai una delle regioni simbolo del cambiamento climatico - sottolinea il presidente Cualbu - arriviamo da un anno particolarmente difficile con perdite economiche enormi legate al mancato reddito e all'aumento dei costi per la gestione delle colture e degli allevamenti». Ad aggravare la situazione anche le perdite idriche, pari alla metà dell’acqua immessa nelle condotte, «la mancata interconnessione tra gli invasi e l'obsolescenza delle infrastrutture esistenti. Chiediamo alla Regione di intervenire con un piano di azioni concrete per il presente e per il futuro delle nostre imprese e dell'intera isola contando che è essenziale che la Sardegna sia al centro di una strategia sulla gestione sostenibile dell'acqua. Apprendiamo comunque con soddisfazione che la politica, anche in ottica bipartisan, ha iniziato ad affrontare il problema anche se con forte ritardo».
Coldiretti, tra le proposte avanzate, suggerisce di mettere al centro una visione d'insieme per affrontare sia le emergenze che la pianificazione a lungo termine includendo interventi strutturali come l'ammodernamento delle reti idriche, la costruzione di nuove dighe, l'interconnessione dei bacini esistenti e il miglioramento della gestione delle riserve strategiche. Monitoraggio continuo per analizzare l'evoluzione del clima negli ultimi vent'anni, con particolare attenzione al regime delle piogge, la frequenza degli eventi atmosferici e le zone più colpite. Sostegni economici per rafforzare le assicurazioni agricole e garantire fondi straordinari alle aziende colpite dalla siccità.
(Unioneonline)