Si ripete dopo un anno di stop legato al Covid il Matrimonio selargino (Sa coja antiga). Stamattina la presentazione degli sposi, Francesca e Mirko, e del programma alla presenza del sindaco Gigi Concu dell'assessore alla Cultura Roberta Relli, di altri amministratori e dei vertici della Pro Loco da sempre protagonista di questa splendido appuntamento assieme all'amministrazione comunale.

E oggi il sindaco ha dato anche un'altra bella notizia. I casi di Covid a Selargius si si sono ridotti a due.  “Dall’ultimo bollettino risultano due soli positivi, mi piace pensare che questa edizione dell’Antico sposalizio selargino rappresenti-ha detto il sindaco- anche per questo un segno di rinascita”.

La consueta conferenza stampa di questa mattina, nella chiesetta di San Giuliano, inizia con due belle notizie e l’emozione stampata nei volti dei due promessi sposi che sino all’ultimo hanno atteso di conoscere data e modalità del rito, ridimensionato a causa delle restrizioni dovute alla pandemia che ha allentato la presa ma che comunque ancora spaventa. “Dopo un lavoro costante che ha coinvolto la Pro Loco, gli addetti alla sicurezza, gli uffici, e che ha visto il massimo impegno di tutti, possiamo finalmente annunciare che dopo il fermo dell’anno scorso, siamo pronti a riappropriarci del nostro più importante evento identitario”, ha ribadito il sindaco. 

PAROLA D’ORDINE “RINASCITA” – È la parola rinascita il filo conduttore della nuova edizione, che “credo assuma un valore aggiunto segnando un nuovo importante passo per riconquistare quella normalità che certo non affievolisce la gioia di Francesca e Mirko, ma ci costringe a proporre un programma rimodulato nel rispetto delle norme anti Covid”, interviene l’assessore alla Cultura Roberta Relli, che anche quest’anno consentirà ai visitatori di godere della bellezza di alcuni tra i siti più rappresentativi di Selargius: dal pomeriggio di sabato 23 e sino a tutta la giornata di domenica saranno aperte al pubblico le chiese di Sant’Antonio e di San Giuliano.

Porte aperte anche al museo Semù, dal venerdì pomeriggio e per tutto il fine settimana.

Alla presentazione anche l’assessore alle Politiche di decentramento e ai Rapporti con le comunità dei quartieri Cristina Pilo, d’accordo con il colleghi sul significato della rinascita e che ha voluto fortemente estendere i festeggiamenti anche a Su Planu: “Un quartiere che da sempre paga lo scotto per la sua distanza fisica dal centro abitato, e che ho ritenuto doveroso coinvolgere nell’evento”, sottolinea.

Venerdì 22, gli studenti dell’istituto comprensivo di Su Planu, si avvicineranno all’antico rito grazie all’impegno della Pro Loco che illustrerà loro le varie tappe dello Sposalizio. Chiaramente non poteva mancare Gianni Frau, lo storico presidente della Pro Loco cittadina: “Abbiamo atteso sino all’ultimo le autorizzazioni per poter restituire a tutti i selargini questo appuntamento tanto atteso”, commenta. “Selargius si riappropria del suo rito, che per quanto limitato rappresenta una festa per i nostri sposi e per tutti noi”. 

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