La campanella è pronta a suonare per la ripresa dell’anno scolastico. Ma suona, come un allarme, anche per gli adulti e la politica: Save the Children nel consueto report alla vigilia della ripresa delle lezioni parla di un sistema scolastico debole e inadeguato a contribuire ad invertire il ciclo negativo di povertà materiale ed educativa.

Il 9,7% dei diplomati oggi si trova in condizioni di “dispersione implicita”, ovvero senza le competenze minime necessarie, secondo gli standard Invalsi, per entrare nel mondo del lavoro o dell’Università.

Nell’Isola il 13,2% dei minori neanche ci arriva al diploma delle superiori, abbandona prima gli studi.

In tutta Italia i Neet – i 15/29enne fuori da ogni percorso di lavoro, istruzione o formazione – sono il 23,1%, in Sardegna il 23,6%.

Se guardiamo poi alle competenze nelle singole materie - osserva ancora Save the Children - in Campania, Calabria e Sicilia più del 60% degli studenti non raggiungono il livello base delle competenze in italiano, mentre quelle in matematica sono disattese dal 70% degli studenti in Sardegna, Campania, Calabria, Sicilia.

In Italia, le classi a tempo pieno (40 ore) nella scuola primaria superano di poco il 50% solo in Lazio (55,7%), Toscana (52,8%), Basilicata (52,4%) e Lombardia (52,3%). In Sardegna, invece, si raggiunge il 36,8%. 

(Unioneonline/L)

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