Bellissime e disponibili, pronte a tutto per 150 euro a prestazione, con picchi di performance giornaliere che superavano anche i 40 incontri, il tutto sotto gli occhi e le orecchie degli abitanti, del quartiere di Olbia Mare, che esasperati hanno presentato decine di segnalazioni alle forze dell'ordine.

Oggi è scattato il sequestro di polizia giudiziaria, eseguito dagli agenti della Polizia municipale, di tre appartamenti e la denuncia dei sei giovani prostitute per disturbo della quiete pubblica. Sono in corso ulteriori accertamenti, in particolare nei confronti dei proprietari degli immobili che, ad eccezioni di uno che ne aveva chiesto la liberazione, rischiano una denuncia per favoreggiamento.

Tutto è iniziato alcuni mesi fa quando gli abitanti del quartiere, che si sviluppa alla periferia di Olbia alle spalle di una grande centro commerciale, hanno iniziato a non riposare più a causa del fracasso notturno. Molte donne venivano inoltre molestate durante il giorno, con richieste piuttosto esplicite di incontri; inoltre, soprattutto le famiglie con figli piccoli, mal sopportavano la presenza di bellissime ragazze, in abiti succinti, che dalla mattina presto passeggiavano nelle vie di Olbia Mare alla ricerca di clienti, per non parlar poi delle voci e grida che provenivano dagli appartamenti.

E' quindi iniziata un'attività investigativa degli uomini della polizia municipale, guidati dal comandante Gianni Serra, fatta di appostamenti, telefonate e appuntamenti, verifiche di una bacheca virtuale sul quale venivano "postate" le varie offerte di "Olbia mare", che hanno portato al sequestro preventivo degli appartamenti in via Montale e alla denuncia di sei donne, due romene poco più che diciottenni (anche se per una si sta verificando l'originale dei documenti per escludere possa trattarsi di una minorenne), una romena di 24, e tre della Repubblica Domenicana, fra i 27 e i 29 anni.
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