La Regione nega la richiesta di erogazione di un fondo straordinario per la copertura delle spese, sostenute dal Comune di Porto Torres, per affrontare l’emergenza e la bonifica a seguito del devastante incendio Inversol che si sviluppò il 27 luglio del 2019 nell'area industriale. Costi pari a 970mila e 588 euro che graveranno sulle casse comunali. L’Ente ha utilizzato il proprio avanzo di amministrazione libero per il pagamento delle somme spese per la gestione dell’emergenza derivante dal rogo, che tre anni fa si sviluppò in via Domenico Millelire, distruggendo il capannone utilizzato dalla ditta Inversol per lo stoccaggio di materiali vernicianti e solventi, e dalla società É Ambiente Impianti srl per il trattamento e smaltimento di rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi, compresi i sanitari. La Direzione generale della Protezione civile-servizio superamento emergenze della Regione, nei giorni scorsi ha respinto la richiesta di stanziamento dei fondi presentata dal sindaco Massimo Mulas, domanda già inoltrata dalla precedente amministrazione nel luglio del 2020. La richiesta di sostegno economico non è stata accolta, in quanto l’evento non ricadrebbe tra le linee di finanziamento previste, perché l’incendio Inversol, di vaste proporzioni, sarebbe stato classificato “di tipo non boschivo e non di interfaccia”, una tipologia non ammessa a contributo, in quanto differente rispetto a quella contemplata dalla legge regionale n. 17/2021. Una giustificazione che non convince il sindaco Mulas che ha deciso di avanzare una ulteriore richiesta, in attesa dell’individuazione del responsabile della contaminazione. Il gip del Tribunale di Sassari, infatti, ha disposto l'archiviazione del procedimento in data 18 agosto 2020 e l’azione civile per l’accertamento della responsabilità, ancora alla fase stragiudiziale, si preannuncia lunga e difficoltosa. Nel luglio 2021 il capogruppo sardista, Bastianino Spanu aveva annunciato in aula consiliare che l’assessorato regionale alla Programmazione aveva inserito in bilancio la cifra di 1 milione e 451mila e 770 euro, quale contributo straordinario in favore del Comune a titolo di ristoro ambientale. Risorse mai pervenute alle casse comunali. 

© Riproduzione riservata