Il ritiro dell’olio esausto a Sassari si era trasformato in un confronto a base di minacce di morte.

Un episodio del 2017 giunto oggi a sentenza in tribunale, che aveva visto contrapposte due persone, entrambe dl capoluogo turritano, all’esterno di un locale di Predda Niedda: un 36enne che ambiva a prelevare la tanica con l’olio così come “l’avversario” e, secondo quanto riferito dal capo d’imputazione, a un certo punto avrebbe rivolto all’altro, un 34enne, una serie di frasi pesanti.

«Ti sparo», «Ti apro come un agnello» e «Ti faccio sparare in bocca»: tutte minacce che hanno originato la denuncia e poi il processo che, oggi in Aula, ha visto la pm Ilaria Achenza chiedere 4 mesi per l’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Fiore.

La giudice Antonietta Crobu ha invece disposto per l’accusato la condanna alla sola pena pecuniaria di 1200 euro, più mille euro per il risarcimento del danno e anche la condanna alle spese per la costituzione di parte civile, ruolo sostenuto dagli avvocati Giacomo Baralla e Federica Petretto.    

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