«Se fossi un uomo ti schiaccerei il cervello»: condannato il gestore di un circolo di Porto Torres
L’uomo avrebbe minacciato e aggredito una ex dipendente che gli chiedeva il pagamento dello stipendioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Se tu fossi un uomo ti avrei schiacciato il cervello sul marciapiede». Questa la minaccia che sarebbe stata rivolta dal gestore di un circolo, nel 2019 a Porto Torres, a una ex dipendente in seguito a un litigio.
Una minaccia riformulata quando si era avvicinato il compagno di lei per difenderla, a cui era stato detto di «stare attento perché lui non era una donna».
Nei giorni scorsi in tribunale a Sassari la conclusione del processo che vedeva lui imputato per lesioni e e minacce e lei per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
L’alterco era stato originato dalla richiesta della signora di avere i soldi maturati come lavoratrice nel circolo gestito dall'imputato e dove, secondo le accuse, prestava servizio in nero.
Dalle parole si è passati poi ai fatti, con l’uomo che avrebbe girato dietro la schiena il braccio della donna per poi colpirla sulla scapola destra facendola così cadere a terra. A causare l’aggressione il presunto lancio di un posacenere da parte della parte offesa, assistita dall’avvocato Andrea Devoto, contro la vetrina del circolo, «filando il vetro a ragnatela», gesto giustificato come tentativo di allontanare l’ex datore di lavoro. Un’azione di cui poi si è assunta la paternità un’altra persona, cambiando del tutto la versione offerta in un primo momento, e asserendo di averlo fatto su indicazione dell’imputato.
La giudice Anna Pintore ha alla fine assolto la donna perché il fatto non sussiste, condannando invece l’uomo a 600 euro di multa senza sospensione condizionale e a una provvisionale immediatamente esecutiva di 700 euro per la parte offesa.