Si sblocca il Durc e la GeNa di Sassari tira un sospiro di sollievo. Il tribunale mette il bollino verde al Documento unico di regolarità contributiva permettendo all'Opera Gesù Nazareno, centro di cura per persone con disabilità psico-fisiche, di poter incassare i crediti, che ammonterebbero a circa 700mila euro, e così pagare, tra le diverse voci, in particolare gli stipendi dei 100 lavoratori, non percepiti da tre mesi.

A comunicarlo, questo pomeriggio nella sede della struttura, i sindacati Cgil-Cisl-Uil FP, rappresentati rispettivamente da Antonio Riu, Antonio Monni e Augusto Ogana. «Si tratta di un primo passo - dichiara Monni - ora aspettiamo che venga presentato il piano industriale». Contemplato dalla richiesta di concordato preventivo chiesto nei mesi scorsi dalla GeNa per evitare pignoramenti e decreti ingiuntivi e procedere con il risanamento.

«Chi si occupa di certificare il piano - riferisce Ogana - ha chiesto due mesi di proroga prima di presentarlo al giudice. Troppi secondo noi». Un piano basato soprattutto sulla occupazione di 15 posti per i pazienti e la revisione al rialzo delle tariffe. Intanto si accoglie questa parziale vittoria ma senza perdere di vista l'obiettivo. «Avevamo pensato, prima dello sblocco - afferma Riu -, di avviare la procedura di raffreddamento dei conflitti. Ora ci impegneremo per avere risposte anche dalla Regione». Che si spera giungano in tempi brevi.

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