È sempre più caos nella casa di riposo Divina Provvidenza di Sassari.

Stamattina i parenti dei pazienti hanno chiamato addirittura i carabinieri: "Non vediamo i nostri cari da mesi - afferma uno di loro - e vogliamo che venga applicata una direttiva dell'8 maggio del ministro della Salute Roberto Speranza sulle visite ai parenti".

All'ingresso della struttura ci sono stati momenti di grande tensione, poi è ritornata la calma.  Ma non le lamentele dei parenti.

"Con la dirigenza della casa di riposo non ci sono rapporti da giorni - dicono in coro - Non rispondono più neanche ai nostri messaggi".

Nella casa di riposo sassarese, fondata da Padre Manzella, sono attualmente una cinquantina gli ospiti. Qualche settimana fa in diversi avevano lasciato la struttura e raggiunto i propri familiari, dopo una lettera ricevuta dai familiari stessi dalla direzione, la quale nella nota specificava di "non essere neanche in grado di garantire i pasti".

Le difficoltà economiche partono da lontano ed è in corso una dura vertenza tra dipendenti, senza stipendio da mesi, e direzione della Fondazione che gestisce la struttura. L'argomento è approdato più volte nel Consiglio comunale sassarese. In una delle ultime sedute il sindaco di Sassari Nanni Campus ha minacciato il commissariamento della casa di riposo. Ma per ora non si intravede nessuna soluzione.

I dipendenti e i parenti degli ospiti rinnovano l'appello alle Istituzioni: "Che facciano subito qualcosa di concreto". 

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