Procedura avviata in tempi brevi, come promesso, quella prevista per la nomina del nuovo garante dei diritti delle persone private della libertà personale, il successore di Antonello Unida revocato dall’incarico il 16 dicembre scorso per le sue esternazioni da “no vax” e anti green pass.

Cinque donne e quattro uomini hanno risposto all’avviso di nomina firmato dal presidente del consiglio di Sassari, Maurilio Murru, nove persone candidate che attraverso selezione si ridurranno ad una terna, una scelta di competenza del consiglio comunale.

La partita è ancora aperta e non trapelano indiscrezioni, ma secondo il regolamento comunale le tre persone individuate dovranno essere di indiscusso prestigio e di notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, delle attività sociali negli istituti di prevenzione e pena e nei centri di servizio sociale.

I curricula dei candidati passeranno all’esame dei membri della conferenza dei capigruppo che dovrà selezionate la terna successivamente sottoposta al vaglio del consiglio comunale. Se sulla revoca di Unida aveva deciso solo la maggioranza con 17 voti favorevoli su 18 presenti, con l’opposizione che aveva sbattuto la porta uscendo dall’aula, sulla nuova nomina si ripresenta lo stesso il rischio.

Difficile sanare lo strappo tra le opposizioni e chi siede nei banchi della maggioranza, la decisione della revoca del garante dei detenuti presa con voto segreto e a porte chiuse non era stata gradita dalla minoranza.

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