Fine del giardino degli angeli, l'area verde in via Rockfeller a Sassari dedicata ai figli morti primi del tempo. Sono gli stessi genitori a dichiararlo, ieri sera, dopo che la richiesta di adozione degli spazi, presentata in Comune a fine dicembre 2023 con la nuova associazione, ha ricevuto una risposta dal settore referente che ha contrariato i proponenti. Dissenso espresso in una lettera al sindaco del capoluogo turritano Nanni Campus in cui si citano le richieste degli interventi, giudicati «non di nostra competenza e tra l'altro dispendiosi».

Di fatto il settore condiziona l'adozione al compimento di alcuni passaggi sulla zona, da realizzare entro 10 giorni, tra cui far sparire le targhette sui circa 19 alberi presenti, ognuno in memoria di un figlio o una figlia scomparsi, l'eliminazione delle rampe d'accesso e delle cordonate in pietra che ora delimitano le siepi.

Le madri e i padri scrivono al primo cittadino contestando che le targhette sono inesistenti, la rampa d'accesso è una soltanto, peraltro realizzata dagli stessi operai del Comune e, infine, i mattoni, ora disposti in ordine, fino all'arrivo del giardino giacevano ammucchiati a comporre una sorta di discarica. Tra l'altro si fa notare che la rampa d'accesso è utile per far entrare le persone in sedia a rotelle.

I genitori, che hanno piantato gli alberi e reso utilizzabile uno spazio abbandonato, si domandano se in quanto richiesto non vi sia una forma di ricatto. Nel frattempo chiedono l'aiuto della popolazione affinché si possa reperire un'altra area in cui ricollocare il giardino degli angeli, coi ricordi di figli purtroppo deceduti prematuramente. «Abbiamo tante richieste - affermano - di genitori come noi che vogliono trovare un luogo comune dove poter ricordare le proprie creature».

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