L'ironia si sa è un'arma tipica dei sassaresi. E un sassarese oggi parcheggia la macchina in città. Al ritorno l'amara sorpresa.

I soliti ignoti per rubare qualcosa, soprattutto denaro, gli rompono un vetro e poi, a quanto pare disturbati da qualcuno, fuggono. Non rubano nulla ma fanno danno.

A.B. ovviamente è imbufalito. Ma poi scatta il genio del poliglotta. Per avvisare in scala mondiale qualche altro malintenzionato. A casa l'uomo prende carta e penna e scrive ai malviventi. E anche a quelli potenziali. Un messaggio in varie lingue, attaccato col nastro adesivo alla carrozzeria della sua auto, per dissuaderli da interventi da azioni di questo tipo.

A.B. scrive in premessa, rivolto ai ladri: «A chi ha aperto la macchina vorrei svelare un segreto. No v'è un cittu», non c'è una moneta. Ma forse i malviventi sono del continente.

Non c'è problema. Italiano. «Non ci sono soldi». E se fossero portoghesi o brasiliani? Accontentati. «Nao Dinheiro». Ma a questo punto un altro dubbio. Magari sono rumeni. «Nu sunt bani». Quindi la lingua più diffusa al mondo: l'inglese. «There is no money». Nel finale un tocco di classe: il francese. «Il ny a pas d'argent».

Delinquenti di tutto il mondo siete quindi avvisati: nella macchina del sassarese A.B. non troverete nulla. Lasciatelo in santa pace.

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