Dopo un periodo di rodaggio durato sei mesi, che terminerà il 31 maggio, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti di Sassari entrerà a regime, sempre gestito dall'ATI, composta da 3 società, che ha vinto la gara d'appalto da 150 milioni di euro. Il citato periodo transitorio ha però sollevato diverse lamentele, anche tra i cittadini. I malumori sul servizio di raccolta dei rifiuti arrivano sui banchi del Consiglio comunale. Oggi infatti il consigliere comunale Massimo Rizzu, capogruppo di Sardegna Civica (eletto nella coalizione che appoggiava il sindaco Nanni Campus), ha depositato la richiesta di accesso agli atti relativi al servizio di raccolta.

"Essendo ormai giunti al termine del periodo transitorio – commenta Rizzu – e viste le molteplici inadempienze dell’ATI, ho ritenuto di dover acquisire tutti gli atti (capitolato d’appalto, offerta tecnica, etc) per svolgere appieno la funzione di controllo, che è un diritto e dovere di ogni singolo consigliere comunale. Ritengo infatti - continua Rizzu - che i cittadini non possano più subire, visti i costi del servizio, i continui disservizi legati alla raccolta dei rifiuti e allo spazzamento. Tra questi i  cassonetti collocati privi di inserzioni e pedale (quindi non conformi al capitolato), che devono essere al più presto sostituiti. Molti cittadini inoltre lamentano problemi legati alla raccolta porta a porta,  riguardanti soprattutto il mancato ritiro nei giorni prestabiliti. A questi gravi inconvenienti si aggiungono cassonetti sporchi e privi di pedaliera per agevolare l’apertura, nonché di fori che consentano di conferire singolarmente i rifiuti. Appena acquisirò gli atti – conclude Rizzu – sarà mia cura verificare l’entità dell’inadempienza e chiedere l’applicazione della relativa sanzione". 

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