Non solo furti di fiori dalle lapidi del caro estinto, cosa purtroppo che accade spesso in tutti i cimiteri italiani. A Sassari molto più, furti sacrileghi: di immagini in ceramica, effigi in bronzo. Estirpate dalle lastre di marmo dei loculi. Tutto ciò che può essere comunque rivenduto, custodito o esposto addirittura in casa, macabra reliquia di un furto a dir poco vergognoso, che oltraggia colui che non c'è più e i familiari e gli amici, che nella lapide conservano il ricordo del defunto.

E sono decine le lastre marmoree del cimitero sassarese che hanno subito questi furti. Qualcuna è addirittura posizionata al terzo e quarto piano. Quindi i ladri sacrileghi, per ottemperare ai propri meschini propositi, hanno dovuto fare uso di scale. I parenti e gli amici denunciano questi fatti soprattutto sui social, qualcuno esasperato ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. I più richiedono l'installazione di telecamere per individuare gli autori dei furti. In questo momento solo i defunti potrebbero avere visto i meschini protagonisti di queste gesta. Ma loro purtroppo non possono parlare.
 

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