Sassari, fiamme nelle aule di via Cedrino. Ira del sindaco: «Intollerabile»
Giuseppe Mascia dopo l’atto vandalico: «Atto di vigliaccheria contro una scuola». Lezioni sospese anche martedìPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«È davvero intollerabile che simili episodi interessino la scuola». Così il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia commenta il raid incendiario che ha colpito l’istituto di via Cedrino con due aree del plesso interessate dalle fiamme appiccate da ignoti, si presume, nella notte tra sabato e domenica.
Un episodio che si aggiunge a quello che, la scorsa estate, ha causato danni per oltre mezzo milione di euro con un altro rogo nella scuola primaria di via Cilea, sempre nel quartiere di Latte Dolce. E ora gli agenti della polizia locale, insieme alla Scientifica della polizia di Stato, indagano per scovare eventuali nessi tra le due vicende.
Viste le condizioni della scuola il primo cittadino ha poi disposto con un’ordinanza la sospensione delle lezioni anche per la giornata di domani.
«Non dobbiamo lasciarci sopraffare - continua Mascia - dal senso di impotenza davanti all’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti di una struttura scolastica cittadina».
L’augurio è di scovare presto l’autore o gli autori degli atti vandalici che hanno tra l’altro colpito anche un’aula scolastica appena rimessa a nuovo coi fondi del Pnrr.
«Dobbiamo prendere atto che il Comune di Sassari deve fare uno sforzo eccezionale per garantire la massima incolumità, la massima sicurezza e la massima vigilanza alle scuole cittadine e a chi le vive”. “È una situazione che ha dell’incredibile - aggiunge l’assessora alle Politiche educative Nicoletta Puggioni - ed è assurdo che nessuno veda mai niente».
Puggioni, dirigente scolastico, interviene poi sullo stato d’animo del personale: «Quanto successo mi fa male due volte, come assessora e come dirigente. Chi lavora tutti i giorni e si impegna con dedizione per la scuola è svilito da questi atti».
Ora bisognerà trovare le risorse per rimediare al rogo. «Ci vogliono mesi, e talvolta anni, per rimettere a posto le aule. Bisogna che la gente capisca che la scuola è di tutti e che il danno non è solo del Comune».