Avrebbero fatto a Sassari nel 2022 false autocertificazioni per ottenere l’abbonamento dell’Atp a tariffe agevolate. Sul banco degli imputati sono così finiti quattro studenti per cui è scattata l’accusa, prospettata dalla procura, di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. In sostanza avrebbero attestato, così riferisce l’imputazione, “falsamente di essere iscritti presso un istituto scolastico o dipartimento universitario per l’anno scolastico o accademico per il quale si richiedeva l’abbonamento agevolato”, ottenendo così un risparmio di 11 euro.

Nel corso della discussione odierna in tribunale il pm Antonio Piras ha chiesto di riqualificare l’accusa e sollecitato l’assoluzione perché il danno economico era sottosoglia e il fatto non costituisce reato secondo la legge. La difesa invece ha chiesto l’assoluzione piena perché si tratterebbe di un mero errore materiale e sarebbe stato assente del tutto, secondo loro, l’elemento psicologico e volontario del dolo. La giudice Elena Barmina ha rinviato a maggio per la sentenza. Gli avvocati difensori sono Bruno Conti, Giuseppe Lepori, Celestino Chia e Luca D’Alò.  

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