Consegnati a Sassari i lavori di riqualificazione del Palaserradimigni alla Conpat Scarl, aggiudicatrice dell’appalto, e alla Imperial, l’impresa romana che si occuperà dell’esecuzione materiale dell’opera. Gli esponenti delle aziende hanno incontrato l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Sanna, il dirigente dello stesso settore, Gianni Melis, e il responsabile unico del procedimento, Francesco Canu condividendo il cronoprogramma ratificato dalla delibera di giunta con cui in agosto si sono approvati il primo e il secondo stralcio dell’appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione del palasport.

Prorogando poi le operazioni più complicate, come lo scoperchiamento dell’impianto e il rifacimento della copertura, ma anche la realizzazione della nuova pavimentazione – alla fine del prossimo campionato di basket.

«Poco più di un anno - aveva affermato Sanna – per mettere fine a un’odissea che ha attraversato due interi mandati amministrativi e offrire alla città una casa dello sport adeguata agli standard di comfort e di sicurezza più evoluti, ma coerente anche all’ambizione di ospitare manifestazioni di altissimo livello nazionale e internazionale».

Ad aggiudicarsi l’appalto da 9 milioni di euro il consorzio Conpat, grazie a un ribasso sull’importo dei lavori del 18%, sugli onorari di progettazione del 50% e alla riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori a 255 giorni rispetto ai 365 previsti in gara. Con il primo lotto dei lavori si è rimessa  a norma la struttura risalente agli anni 80, e adesso si opererà può l’intervento più complicato, che porterà la capienza complessiva del palazzetto a 6mila posti grazie alla realizzazione del terzo anello nelle tribune A, B e C, il conseguente innalzamento dell’impianto e la realizzazione di una nuova copertura poggiata sulle sei torri in fase di ultimazione.

«Diamo gambe a un progetto di ristrutturazione atteso dalla città da moltissimi anni - sottolinea il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia – Il ribasso rispetto alla base d’asta ci consente di disporre delle economie necessarie per realizzare opere che ampliano l’intervento originariamente previsto – aggiunge l’assessore Sanna – entro il 2026 contiamo di disporre di una moderna struttura da restituire alla città».

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