Da 7 mesi sei famiglie Rom, che risiedevano nel campo evacuato di Piandanna, vivono a Sassari in appartamenti in locazione, che sfruttavano un bando finanziato dalla Comunità Europea ed emanato dal Comune di Sassari.

Ma in tutti questi mesi non hanno mai pagato l'affitto. «Il nuovo dirigente del Patrimonio di Sassari Roberto Campus  si rifiuta di firmare la pratica con i contributi finanziari per l'affitto, che lo stesso Ufficio prima di lui aveva autorizzato - spiega Stefano Lupinu del Sunia, il sindacato inquilini -. Non solo, ma per altri nuclei di Rom sono stati trovati altri appartamenti più piccoli rispetto ai precedenti e lo stesso dirigente li ritiene inadatti, mentre nel frattempo queste famiglie Rom continuano a vivere in macchina».

Una vicenda abbastanza complessa. Il bando prevede contributi (vincolati)  di 600 euro al mese per ogni appartamento, più 50 euro per ogni componente del nucleo familiare, sino ad una spesa massima di 1000 euro mensili, da versare al locatario. Il bando comunale era quindi stato autorizzato dal precedente dirigente e bloccato dai mesi scorsi dal nuovo sostituto. «Una situazione esplosiva – precisa Stefano Lupinu –. Il bando precedente poteva essere costruito meglio e non prevedere ad esempio propedeuticamente il contratto di locazione depositato all'Ufficio delle Entrate. Ma ora il nuovo dirigente blocca tutto, impedendo sia l'erogazione dei fondi (e causando un danno al locatario) sia l'insediamento delle restanti famiglie Rom in altre abitazioni. Andando contro un bando che lo stesso Comune aveva autorizzato. Un fatto incredibile, a conoscenza  anche del sindaco Nanni Campus, perfettamente consapevole che si tratta di fondi  comunitari e che non ci sia nessuna spesa comunale. Per cui – conclude Lupinu – si sta  scontentando tutti i soggetti interessati al bando, favorendo indirettamente un risvolto sociale pericoloso, con famiglie Rom ancora in mezzo alla strada e altre che risiedono in case senza che i proprietari abbiano incassato un euro».
 

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