La gestione dei rifiuti in un’isola turistica a forte vocazione ambientale, la tassa di sbarco e la mancanza di promozione dell’Asinara.

Sono le maggiori criticità emerse dal confronto tra amministrazione e operatori del parco, riuniti ieri nella commissione congiunta Attività produttive e Asinara.

"Siamo fortemente contrari al quantum del contributo di sbarco per il periodo di alta stagione – sostiene Antonello Gadau, presidente di AssoAsinara- e chiediamo un miglioramento del servizio raccolta rifiuti, perché non possiamo pretendere dai turisti di pagare una tassa da 5 euro e allo stesso tempo di portarsi via i rifiuti dall’isola".

Gli operatori propongono di organizzare dei punti di raccolta differenziata nei punti di attracco e sbarco sull’isola. Da segnalare con appositi cartelli informativi. La pubblicità e la promozione dell’isola parco è un altro elemento carente, "non esistono cartelli che indicano che l’Asinara è un parco nazionale", accusano gli operatori "il Comune e il Parco dovrebbero attivarsi per trovare i fondi e promuovere a livello internazionale l’immagine dell’Asinara".

Chiedono inoltre un maggiore coinvolgimento anche sulla decisione della destinazione dei proventi derivanti dal contributo di sbarco la cui riscossione è stata sottoposta ad accertamenti da parte della Polizia locale. Cinque i controlli effettuati ad agosto nei confronti dei vettori , nei tre moli dell’isola: Cala d’Oliva, Cala Reale e Fornelli.

Non senza difficoltà: il Comune non dispone di un gommone, ormai in avaria dal 19 ottobre dello scorso anno.

Novità invece sul fronte della valorizzazione degli immobili di proprietà della Conservatoria. Il presidente Pigliaru in visita all’Asinara nei giorni scorsi ha toccato con mano alcune problematiche che Comune ed Ente Parco hanno più volte prospettato.

"Sul tavolo ci sono diverse idee progettuali, - spiega il sindaco Sean Wheeler - alcune in fase embrionale come quelle riguardanti la riqualificazione del borgo di Cala d'Oliva, con la creazione di un albergo diffuso che potrebbe servire anche al turismo congressuale e per il quale sono state preventivate risorse per 2,5 milioni di euro, quella del recupero del potenziale agricolo per 1 milione e infine il programma di rimozione dell'amianto per circa 900mila euro".

Mariangela Pala
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