In tutto il 2023 erano state comminate nel Comune di Sassari ben 1.163 sanzioni per illecito ambientale, mentre nei primi sette mesi di questo anno sono state solo 207. La proiezione sui dodici mesi fa capire che il numero sarà ridotto a un terzo. «Segno che gli sforzi fatti dalla Polizia locale per individuare gli autori di tali atti di inciviltà stanno producendo i loro frutti» afferma il vicesindaco di Sassari e assessore alla Transizione ecologica, Salvaguardia del territorio e Decoro urbano, Salvatore Dau. Efficace in particolar modo il servizio di monitoraggio che gli agenti in borghese del nucleo ambientale svolgono nel centro storico.

Sul risultato potrebbe aver pesato la presenza delle foto-trappole in tutto il territorio (sono mobili e vengono spostate), che evidentemente hanno rappresentato un forte deterrente nei confronti degli incivili che non rispettano le più basilari regole, soprattutto a seguito della prima massiccia ondata di multe.

Il comandate della Polizia Locale Gianni Serra aggiunge: «Un altro elemento che potrebbe aver influito è la riforma dell’ottobre scorso per cui, in alcuni casi, l’abbandono a terra dei rifiuti è diventato reato anche per i privati cittadini e non più soltanto per le aziende».

Ma per l’assessore Dau resta comunque il fatto che gli illeciti, riguardanti prevalentemente l’errato conferimento dei rifiuti, «siano ancora troppi e ci impongano di mantenere alta la guardia ed è necessario intensificare le attività di prevenzione e di educazione ambientale».

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