«Affermare che il deposito di munizioni sotterraneo di Punta Giglio risulti interdetto alla visita perché trasformato in una cantina per vini è una notizia priva di alcun fondamento che continua soltanto ad arrecare un grave danno di immagine, non solo al Parco, ma alla città di Alghero ed a tutta la comunità algherese».

Il Parco di Porto Conte replica alle accuse del Movimento 5 Stelle che, attraverso la capogruppo in Consiglio comunale, Maria Antonietta Alivesi, aveva attaccato il management per la gestione dell’ex batteria militare di Punta Giglio, chiedendo chiarimenti e coinvolgendo anche la Soprintendenza.

In particolare la consigliera Alivesi si domandava se la trasformazione in cantina contrastasse con la pubblica fruizione in un contesto storico e culturale. Ma la direzione del Parco fa sapere che quel sito, un deposito di munizioni, è aperto al pubblico e visitabile, ma in presenza di una guida che la cooperativa Il Quinto Elemento mette a disposizione gratuitamente.

Inoltre il Parco sta continuando a lavorare per implementare la musealizzazione degli spazi «con la prevista realizzazione di vetrine ed altri supporti che verranno allestiti anche nel deposito munizioni sotterraneo, nelle riservette adiacenti alle postazioni dei cannoni, nella centrale di tiro ed in altri tre piccoli edifici; in parte si interverrà anche ad una parziale musealizzazione della caserma. Sono già stati reperiti oggetti, reperti, documenti, foto etc. che arricchiranno tali spazi. Per la loro concreta attuazione e per questi nuovi allestimenti servono però risorse economiche di cui al momento ancora il Parco non dispone».


 


 

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