Due pugili che si sfidano sopra una colomba simbolo di pace e libertà, un’opera che lo scultore Enrico Mereu, residente all’Asinara, ha realizzato per rendere omaggio alla memoria di Alberto Mura, grande maestro di pugilato e di vita, così come ricordato da molti, ma anche ispettore capo della Polizia di Stato a Porto Torres, scomparso nel 2012. “Un uomo con la U maiuscola dotato di straordinaria intelligenza e sensibilità che ancora oggi manca alla nostra città – ha detto il primo cittadino Massimo Mulas - dopo che a soli 54 anni si arrese ad una malattia incurabile. Un uomo caratterizzato dalla genialità delle proprie idee e da uno sconfinato amore per Porto Torres, per la sua famiglia e il mondo della boxe”.

Nell'aula consiliare del palazzo comunale si è svolta una piccola cerimonia per la consegna dell'opera ai familiari. Sono intervenuti il sindaco, il presidente del consiglio Franco Satta, il responsabile del Posto fisso di Polizia di Porto Torres, Antonello Seghene, la moglie e la figlia di Alberto Mura, le signore Anita e Claudia, e il fratello Luciano, ex sindaco di Porto Torres. È stata l'occasione per celebrare l'eredità lasciata dal pugile, amato sia in campo sportivo che in quello sociale.

Enrico Mereu ha spiegato che la scultura, grande 60 per 50 centimetri, intitolata "Al maestro di sport e di vita Alberto Mura", è stata realizzata su legni di olivastro e ginepro portati sulla spiaggia dal mare. L'amministrazione comunale gli ha dedicato il Palazzetto dello sport e nella stessa Gerusalemme sono stati impiantati nel giardino dei Giusti dieci alberi in suo onore.  

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