Priva di servizi, senza ufficio informazioni e neppure biglietteria. Si presenta così la stazione ferroviaria “Porto Torres Marittima”, inaugurata nel 2016 ma svuotata di tutte le caratteristiche in grado di soddisfare le necessità dei passeggeri.

«Avere centri intermodali, stazioni ferroviarie, marittime o aeroportuali senza garantirne i servizi essenziali è come possedere cattedrali nel deserto», questo il commento del segretario generale regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu.

«Purtroppo, ancora oggi, - sottolinea il leader sindacale, - continuano a mancare servizi essenziali indispensabili per chi deve spostarsi in bus oppure in treno. Bagni che possono essere utilizzati solo dopo le 7 del mattino, ufficio informazioni mancante così come la biglietteria ferroviaria dove continuano anche ad esserci problemi di accessibilità per persone con disabilità».

A questo si aggiunge che a seguito della inaugurazione del Polo intermodale, con la funzione di mettere a sistema tutti i servizi dei mezzi di trasporto – treni, bus, navi – spesso la biglietteria degli autobus, all’interno della stazione marittima “Nino Pala”, apre al pubblico soltanto la mattina.

«Vi è la necessità che i sevizi ai passeggeri vengano sempre garantiti – chiude Boeddu – e che la stazione abbia un orario di apertura e di chiusura che sia corrispondente alle reali esigenze dei cittadini e dei turisti».

Il servizio di guardiania è assente in alcuni orari, e la sala d’attesa spesso resta chiusa. L’addetta al servizio igiene conferma che in mancanza di una toilette, non dispone di acqua corrente per svolgere le pulizie, pertanto è costretta a fornirsi da una fontanella esterna. Una specie di stazione ferroviaria fantasma con pochi convogli e i pendolari costretti spesso a viaggiare sui mezzi treno ormai vecchi e degradati.

La stazione è servita dai treni regionali di Fs che la collegano con Sassari, Ploaghe, Chilivani e con i centri del sud lungo la Dorsale Sarda.

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