Azione congiunta e sinergica tra Capitaneria di porto di Porto Torres e Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, per rimuovere le vecchie imbarcazioni che abusivamente occupavano lo scalo d’alaggio e varo turritano destinato a piccole unità da pesca e diporto, situato nell’area portuale in prossimità di via Mare. Le barche, alcune delle quali semiaffondate, in stato di abbandono e in pessime condizioni, rendevano difficile l’attività di alaggio e varo, creando disagio ai fruitori del porto interessati alle operazioni, spesso costretti ad utilizzare scali alternativi.

L’operazione, cominciata stamattina e terminata intorno alle 13, si è svolta grazie all’intervento di una ditta specializzata, su commissione della Port Authority, con l’utilizzo di una una gru di sollevamento e l’assistenza di operatori subacquei, i quali hanno lavorato con precisione per garantire la sicurezza e l'efficacia dell’intervento. I relitti rimossi sono stati avviati allo smaltimento secondo normativa vigente ad eccezione di una unità da pesca su cui grava un provvedimento di pignoramento e per il quale è stato disposto il trasferimento presso un’area di deposito a terra. L'operazione si è svolta sotto il coordinamento dell’Autorità marittima turritana che ha assicurato lo svolgimento delle operazioni nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale.

«L’attività di oggi si incardina nel più ampio sforzo operato dalle due Autorità deputate alla co-governance dello scalo turritano - spiega il comandante della Capitaneria, Giuseppe Cannarile - al fine di potenziare i servizi resi all’utenza marinara e riqualificare alcune aree portuali rimettendole nella piena disponibilità della comunità cittadina oltre a salvaguardare il doveroso decoro dell’area portuale».

© Riproduzione riservata