Si prepara a cambiare volto il porto industriale di Porto Torres, un piano strategico per riqualificare le banchine del pontile prodotti Secchi, una struttura vecchia, fatiscente e inutilizzata da circa un decennio.

L’Autorità di sistema portuale intende non rinnovare la concessione dell’area portuale alla società Eni, in scadenza il prossimo 31 dicembre. La proposta di rafforzare la capacità di accoglienza del pontile Secchi, sottoposta al Comitato di Gestione della Port Authority è quella di un Adeguamento tecnico funzionale al Prp, Piano regolatore del porto vigente che, nel tratto di bacino portuale tra la radice della diga Foranea di sopraflutto ed il pontile Eni, prevede la realizzazione di un ampio piazzale da destinare alle operazioni portuali.

L’Atf approdato in Comitato di Gestione, e che dovrà ottenere la successiva approvazione del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, introduce una sostanziale modifica in incremento delle dimensioni previste dal Prp, con la creazione di una vasca di colmata di 310 mila metri quadri e capacità di 2,3 milioni di metri cubi.  L’infrastruttura, che andrà ad accogliere i materiali di risulta delle operazioni di dragaggio del bacino commerciale di Porto Torres e parte di quelli provenienti dagli altri scali dell’Isola, ad esempio il dragaggio di Olbia, sarà delimitata da una fila di cassoni cellulari di modo che la stessa, una volta giunta a saturazione, possa essere utilizzata per soddisfare nuove esigenze operative del porto.

Questo significa che a vasca, una volta riempita diventerà una postazione logistica con nuove banchine e strutture per lo sviluppo del porto.

«Con l’adozione dell’Atf di Porto Torres portiamo a segno ulteriori risultati strategici per il sistema portuale sardo – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’Autorità di sitema portuale -. Una volta ottenuta l’approvazione del Consiglio Superiore ai Lavori Pubblici, lo scalo di Porto Torres sarà, da una parte, in grado di accogliere il materiale di risulta del dragaggio del porto civico e di altri porti del Sistema, consentendo sia un’accelerazione della fase istruttoria e autorizzativa che un notevole risparmio per le casse dell’Ente nella gestione dei materiali di risulta; dall’altra, ci avviamo a realizzare nuovi spazi banchinali per la creazione di un’ampia e attrezzata piastra logistica del nord ovest, in un’area oramai in disuso, ma che ha un enorme potenziale di crescita».

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