Si è riunita questa mattina, 16 ottobre, la Commissione permanente Demanio-Trasporti-Portualità presieduta dal consigliere Gavino Ruiu che ha sottolineato il valore delle commissioni sia dal punto di vista consultivo che informativo.

Nell’occasione il sindaco Massimo Mulas ha effettuato una ricognizione generale sulle azioni in atto, su quelle programmate e sui progetti approvati in funzione dello sviluppo dello scalo commerciale e industriale turritano da realizzare attraverso la sinergia tra il Comune e i diversi enti sotto la quale competenza ricadono le aree portuali: Autorità di Sistema Portuale, Consorzio industriale, Capitaneria di Porto e Regione.

Venerdì scorso il sindaco ha accompagnato l'assessore regionale ai Trasporti, Barbara Manca, insieme al suo staff per un sopralluogo nell'area portuale.

La principale novità riguarda l’Antemurale di Ponente: il primo cittadino ha avuto rassicurazioni dal presidente dall'AdSP Massimo Deiana - con cui si ha un diaologo costante volto al miglioramento degli ambiti portuali - sul fatto che già nelle prossime settimane prenderà il via la fase delle ricognizioni e delle operazioni propedeutiche all’accantieramento dei lavori attesi da un decennio e a cui sono legate tutta una serie di azioni che rientrano in quella nuova visione che vede nello scalo turritano un porto completo e al passo con tempi.

Fra queste la possibilità, grazie al mancato rinnovo della concessione a Eni del Pontile Sechi, di predisporre il progetto per una vasca di colmata da 2,3 milioni di metri cubi tra il Pontile e la radice della diga foranea e di pianificare un banchinamento in cui poter realizzare spazi che possano ospitare attività industriali, commerciali o infrastrutture legate alla cantieristica navale. Collegata al rafforzamento dell’antemurale di ponente è anche la darsena dei servizi per la pesca.

Sarà realizzata una nuova banchina e l’amministrazione ha chiesto che siano riservate maggiori attenzioni alle attività dei pescatori in modo da alleggerire, almeno a terra, il durissimo lavoro che già svolgono in mare. Un tassello fondamentale per i futuri sviluppi del porto turritano è stato, inoltre, il cambio di destinazione d’uso della banchina fronte Teleferica all’interno del bacino storico. Un’area destinata non più all’attracco delle navi bensì a una potenziale attività diportistica di alto livello.

L’obiettivo è che lo scalo possa essere un punto di riferimento per l’intero territorio in diversi ambiti, dalla cantieristica alla possibilità di ospitare charter e maxy yacht che necessitano di essere collocati in spazi idonei. Intanto si sta portando a compimento il Travel Lift, la struttura portuale di ultima generazione per le operazioni di alaggio e varo delle imbarcazioni. Il primo cittadino ha anche messo in luce alcuni possibili soluzioni per migliorare la fruibilità del porto come, ad esempio, la digitalizzazione degli ingressi. Dal punto di vista della viabilità l’amministrazione è a lavoro per armonizzare, attraverso il lavoro di un tecnico, le varie progettazioni predisposte dagli enti competenti nelle diverse aree, da quella retroportuale a quella industriale e sono in fase avanzata i lavori sui marciapiedi.

Su quelli del lato mare si sta attendendo il completamento dei nuovi uffici dell’ex mercato ittico (entro fine anno). Sono solo alcuni punti dell’ampia panoramica del sindaco sui possibili scenari dello scalo turritano.

«Un futuro, - ha sottolineato Mulas, - che può basarsi solo su atti concreti di pianificazione e programmazione a cui abbiamo lavorato dal primo giorno e in grado non tanto di rivoluzionare il porto e la città nell’arco di un mandato, ma di porre le condizioni essenziali per avviare il motore dello sviluppo. Una crescita in cui vogliamo coinvolgere tutti gli attori e gli operatori della città attraverso incontri e dibattiti per condividere risultati e accogliere suggerimenti». 

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