Erano accusate di maltrattamenti in concorso contro due bambini, al tempo delle accuse di 4 e 7 anni, e ieri sono state assolte in tribunale a Sassari dalla giudice Claudia Sechi “perché il fatto non sussiste”.

Si tratta di tre lavoratrici della Casa Sant’Angela di Porto Torres: una suora laica, un’educatrice e una volontaria.

Secondo le accuse i due piccoli avrebbero subito schiaffi e sculaccioni nel periodo dal 2017 al 2018 e sarebbero stati costretti a mangiare “perché in caso contrario avrebbero subito percosse”.

A denunciare era stata la madre dei due bimbi che sarebbero stati apostrofati con la frase «siete degli zingari», circostanza negata dalle tre. 

Le testimonianze dei piccoli erano state supportate, come ricordava l’avvocata di parte civile Simona Pedde, anche da due educatrici della Casa. Queste ultime avrebbero poi ricevuto l’indicazione di chiudere di notte i minori a chiave nella loro stanza, di non dar loro pupazzi e di non “porre in essere gesti di affetto nei loro confronti”.

In discussione la pm Ilaria Achenza aveva chiesto di riqualificare il reato in abuso dei mezzi di correzione mentre l’avvocato della difesa Nicola Lucchi ha sostenuto l’innocenza delle sue tre assistite contro le quali, affermava, non c’era alcuna prova. L’avvocata Simona Pedde presenterà  probabilmente ricorso contro la sentenza.   

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