Si chiama “Ogni nave ha bisogno di un porto” il progetto di valorizzazione del prezioso sito archeologico Turris Libisonis portus sardiniae, l’antico scalo romano, in passato porta della Sardegna, venuto alla luce durante i lavori dell’escavo e della demolizione delle vecchie banchine da parte della Autorità di sistema portuale.

In attesa del completamento degli interventi archeologici, per un importo di circa 500mila euro, le rovine del porto romano saranno spazi ideali per l’allestimento di mostre di artisti, pittori e letterati.

All’interno tra le costruzioni portuali e gli edifici con pavimento a mosaico, tra i resti della rete viaria che collegava il cuore della Colonia romana di Turris, ci saranno esposizioni organizzate dalla Memoria storica, la società cooperativa aggiudicataria dei servizi di gestione dei percorsi di archeologia, che coinvolgerà gli studenti delle scuole cittadine attraverso visite guidate dedicate e laboratori sperimentali di conoscenza del territorio tra arte e archeologia. 

© Riproduzione riservata