Si difende con tutte le sue forze l'operatore ecologico di Porto Torres al centro del filmato dei rifiuti e altri oggetti (come pietre) gettati in mare nel lungomare turritano, nel tratto tra lo Scoglio Lungo e La Renaredda. Anche stamattina offre la sua versione.

"Innanzitutto quel video amatoriale non è completo, manca la parte in cui sono sceso nella battigia, ho raccolto i pochi rifiuti caduti e ho ripulito ancora la zona - spiega - Ho anche dei testimoni che possono confermarlo. Sono 13 anni che faccio questo lavoro e l'ho sempre svolto con senso del dovere". “La mia - precisa - è stata un'iniziativa autonoma, pensavo di fare bene e invece per colpa di un video incompleto sono stato messo alla gogna per due giorni, specie nei social. Ho passato due notti insonni e mi sento umiliato, perché tutti a Porto Torres mi conoscono come una persona onesta. Se ho sbagliato è sulla questione sicurezza, poiché ho lavorato senza alcune precauzioni in un dirupo”.

"Per questo - conclude - verrò sanzionato dall'Azienda, che è comunque del tutto estranea alla vicenda".

Ieri sui social è intervenuto colui che ha diffuso il video in rete. "Ho sentito i due testimoni, l'operatore ecologico ha soffiato verso il mare ma poi è sceso giù e ha raccolto quel che ha potuto. Chiedo scusa per la mala interpretazione". 

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