Porto Torres, due borse di studio in ricordo di Elisa Riccobono
La ragazza morta a 17 anni per un incidente stradale. La consegna dei premi a due studentesse del liceo PagliettiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il nome della giovane studentessa Elisa Riccobono legato indissolubilmente alla borsa di studio istituita in sua memoria, un doppio filo che unisce la sua vita al percorso di studi di tanti studenti che passeranno in quella scuola: il Liceo dell’istituto superiore "M. Paglietti" di Porto Torres. Questo il desiderio e la volontà espressi fortemente da Gavina Cubeddu, mamma di Elisa, la ragazza scomparsa a soli 15 anni nel 2020 per un incidente stradale. Non sono mancate le lacrime e neppure gli applausi nella cerimonia di consegna delle prime due borse di studio da mille euro ciascuna, riconosciute a Irene Fanari di 19 anni e Rachele Maccari di 21, studentesse che hanno conseguito il diploma nel 2024, rispettivamente al Liceo scientifico sportivo e al Liceo linguistico di Porto Torres. Il tutto si è svolto presso l’Auditorium del liceo Paglietti in un clima di commossa partecipazione, davanti ad una numerosa presenza di studenti e di amici della famiglia.
Una presentazione che ha visto l’intervento, oltre che della madre di Elisa, anche del dirigente scolastico, Daniele Taras, della psicologa Silvia Monti che ha sostenuto l’iniziativa e di Salvatore Erittu, scelto come testimonial dell’iniziativa, un campione sportivo che nella vita ha affrontato diverse sfide raggiungendo i vertici del pugilato italiano, un percorso che prosegue nella sua palestra nel ruolo di maestro e di educatore. Tanta emozione nelle parole di Gavina Cubeddu. «Per me non è mai semplice parlare, ma è sicuramente giusto che sia qui per conto di mia figlia», ha detto, «vorrei che questo piccolo gesto abbia un nome e diventi qualcosa di ripetibile. Non posso certo dire di essere felice ma orgogliosamente fiera di compiere atti in nome di Elisa, soprattutto rivolti ai giovani come lei, davanti a tante persone che le volevano bene. A Irene e Rachele auguro che questo contributo possa essere d’aiuto per il loro futuro».
Davanti ad una platea di studenti, Tore Erittu ha sottolineato l’importanza dello sport e delle iniziative rivolte ai giovani. «Sono orgoglioso di fare da speaker motivazionale per questo progetto molto importante e capace di far sentire viva una persona che purtroppo non c’è più, ma che continua ad essere presente tra noi spiritualmente e non solo», ha detto l’ex campione italiano dei pesi massimi leggeri. «La borsa di studio è una opportunità per voi come per me lo è stato il mio maestro di boxe Alberto Mura, grazie al quale oggi sono qui per raccontarvi la mia esperienza e la mia crescita come uomo prima ancora che di atleta», ha proseguito nel suo discorso. «Lo sport è il farmaco più naturale che i giovani possono assumere per superare le difficoltà e le paure, così da riuscire a coltivare le vostre vere inclinazioni e passioni». Per il dirigente Daniele Taras: «Questa è una occasione data alla scuola Paglietti e agli studenti dalla mamma di Elisa, il cui ricordo rimane sempre vivo anche grazie alla consegna di questi riconoscimenti a due ex alunne particolarmente meritevoli. Un evento che non sarà isolato ma si ripeterà ogni anno dando ai ragazzi l’opportunità di facilitare il loro percorso di studi».
«Sono molto grata alla scuola e alla signora Cubeddu per questa opportunità, una storia che mi colpisce molto tanto che ogni anno sono qui a ricordare Elisa», è il commento commosso di Irene. «Ho solo un pensiero da esprimere – ha detto Rachele - credo che questi siano segnali che ci regalano le persone che non abbiamo più con noi: penso che in cielo ci siano due angeli». La borsa di studio dedicata ad Elisa è frutto della raccolta fondi attivata nel giugno scorso, in occasione dello spettacolo Ely’s Day che si è tenuto in piazza Tola a Sassari, in ricordo della studentessa scomparsa prematuramente. Un impegno messo in campo dalla mamma Gavina e dai suoi amici che nel raccogliere i fondi hanno fatto in modo che la donazione derivi dalla generosità della collettività. «L’idea è quella di dare continuità alla borsa di studio che porta il nome di Elisa, per consegnarla agli studenti di questa scuola a cui la famiglia è legata affettivamente. La raccolta di beneficenza verrà riaperta attraverso un crowdfunding in occasione di iniziative finalizzate ad incrementare il numero delle borse di studio per premiare non solo l’impegno e la carriera scolastica degli studenti, ma per dare un significato a tutto un percorso scolastico e di vita», ha detto la pedagogista Silvia Monti.