La città di Porto Torres celebra il ritorno del suo porto turistico, una moderna struttura che garantisce uno standard di sicurezza elevato e una qualità estetica notevole. Il taglio del nastro questa mattina con una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre alle diverse autorità militari, civili e istituzionali, anche il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Massimo Deiana, il comandante della Capitaneria di Porto, Giuseppe Cannarile, e la vicesindaca Simona Fois.

Una banchina “Nino Pala” completamente riqualificata in grado di ospitare 300 unità da diporto, imbarcazioni dai 5 ai 35 metri di lunghezza, e un nuovo target, ovvero gli yacht dai 20 ai 35 metri, dieci barche di lusso in un approdo riservato di circa cento metri.

Il restyling accurato, completato dalla società concessionaria Naurica Service restituisce ai diportisti una serie di servizi efficienti e una nuova club house per accoglienza clienti. L’intera struttura demaniale ha una superficie totale di 16mila e 850 metri quadri, comprensiva di specchi acquei, manufatti, opere e area parcheggio. La Nautica Service gestirà l’approdo turistico, dato in concessione dalla Port Authority, fino al 17 ottobre 2034, per un canone complessivo superiore a 1 milione e 91mila euro.

«La novità è il segmento delle unità dai 20 ai 35 metri che a Porto Torres non è mai stato presente - spiega Giovanni Conoci, socio della Nautica Service – questo a causa della mancanza di ormeggi. Oggi possiamo ospitare imbarcazioni di target più elevato, un valore aggiunto che crea ricchezza così che questo porto possa giocare un ruolo importante sia nella nautica turistica, in quanto siamo al centro del Golfo dell’Asinara, sia manifatturiera per questioni di conformazione della costa». Conoci ha voluto ringraziare i suoi soci, Antonello Gadau, Paolo Parodi e altri collaboratori come Vincenzo Grieco, i quali hanno permesso di augurare la struttura.

«L’approdo turistico di Porto Torres presenta una importanza funzionale, perché restituiamo al porto un compendio di livello per qualità e bellezza, per servizi e anche estetica  – dichiara Massimo Deiana – ma soprattutto è rilevante strategicamente, perché è avamposto per recuperare la parte orientale del porto storico che avrà una funzione turistica ricreativa. Questo significa che non appena termineremo i lavori del travel lift, verrà liberata quest’area pregiata, compresa la passeggiata fino alla banchina Alti fondali che sarà dedicata all’approdo delle navi da crociera, con spazio al diporto anche nella darsena pescherecci».

I lavori di riqualificazione hanno comportato il rifacimento totale impianto elettrico, due nuovi pennelli galleggianti composti da quattro pontili ciascuno, un nuovo sistema di ormeggio pontili e imbarcazioni costituiti da nuovi corpi morti e catenarie. Oltre al molo galleggiante frangiflutto a protezione del lato di dritta della banchina e di tutta la darsena, il nuovo asfalto dei piazzali, con creazione di aree parcheggio e sosta, con colonnine ricarica auto elettriche. Una isola ecologica per raccolta rifiuti differenziata, videosorveglianza e servizio wifi. Previsto l’ingresso riservato ai clienti con auto e cancello pedonale aperto al pubblico. «Ci stiamo attrezzando per intercettare il grande traffico del turismo nautico diportistico che passa per le bocche di Bonifacio e il nord Sardegna, proveniente da est, cioè dalle coste liguri del Golfo del Tigullio  e da quelle  della Toscana, del Lazio, della Campania», aggiunge Conici, «per fare questo dobbiamo accogliere il turista nautico come in una struttura ricettiva, dove i diportisti vivono la banchina, e possono essere accolti da personale che sa parlare le lingue e che sappia illustrare la città». 

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